Il Web è ricco di casi in cui semplici appassionati con
mezzi di fortuna, ma un'idea lungimirante, riescono a creare floride
imprese nel giro di pochissimo tempo: Marc Andreessen fondatore
di Netscape docet. Il prossimo di una lunga serie potrebbe però
essere Danny Sullivan, il guru dei motori di ricerca.
Fino all'anno scorso il suo sito era ancora uno sfizio personale:
il nostro si occupava personalmente di ogni cosa, dai problemi
tecnici alla gestione della mailing list. Ora, grazie a un accordo
con il gruppo Mecklermedia, Search Engine Watch è diventato
il punto di riferimento per chiunque desideri scoprire i segreti
dei motori di ricerca; in primis gli operatori di Web Marketing
interessati a incrementare il posizionamento dei loro clienti.
La lista dei temi discussi in Search Engine Watch è lunghissima
e va ben al di là dell'indicazione di quali elementi delle
pagine Web sono analizzati per determinare l'ordine di presentazione
dei risultati. Molti saranno meravigliati nell'apprendere quanta
parte del Web viene presa in considerazione, e con quale frequenza:
come funzionano gli spider o crawler (i robot che navigano nel
Web alla ricerca di nuove pagine); qual è il motore che
contiene meno link obsoleti; quale fornisce i risultati più
rilevanti; come si determina la rilevanza delle pagine reperite
rispetto alle parole chiave inserite; perché specificando
più parole chiave spesso i risultati aumentano invece di
diminuire, e molti altri ancora. Accanto a informazioni di tipo
tecnico, Search Engine Watch offre numerose rivelazioni "da
dietro le quinte": le alleanze strategiche fra motori e altri
servizi (come quella che vede Infoseek posizionato come motore
di ricerca consigliato da Netscape); quali motori aumentano artificiosamente
il ranking dei siti disposti a pagare; quali sono i più
usati, e perché; quali contengono versioni locali e in
che cosa differiscono da quella principale.
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